Il primo passo per curare la parodontite è riconoscerne i sintomi. La parodontite si sviluppa sempre da una gengivite, ma una gengivite non diventa sempre una parodontite: è necessario essere suscettibili geneticamente o per fattori comportamentali (tabagismo) per cause mediche (diabete, osteoporosi, obesità).
Per avere una parodontite deve esserci stata una gengivite.
Se c’è sanguinamento c’è patologia.
La gengiva perde il suo aspetto di salute (a buccia d’arancia) se il suo colore dal rosa corallo diventa rosso scuro. Quando la gengiva è tumefatta vuol dire che sta perdendo di salute.
Il sanguinamento gengivale è un indicatore importante ed il più facile da individuare.
Per avere parodontite, prima deve esserci stata una gengivite. La gengivite viene associata al sanguinamento gengivale ma non è sempre cosi.
In alcuni casi come quello dei fumatori, il sanguinamento potrebbe anche non esserci, a causa dell’effetto vasocostrittore del tabacco, rendendo più complessa la diagnosi considerando anche che il rischio di avere parodontite per chi fuma è tre volte maggiore.
Se hai il dubbio di soffrire di gengivite, dovresti consultare il tuo dentista o un paradontologo. Una diagnosi precoce è fondamentale per evitare danni come la perdità ossea.
Rilevare un accumulo di tartaro sui denti e farsi la pulizia dei denti è semplice, ma se hai una malattia alle gengive, non ti servirà avere i denti bianchi.
Si può soffrire di parodontite anche se lavi i denti tre volte al giorno.
Alcune persone soffrono di malattia parodontale anche mantenendo una buona igiene orale ed effettuando dei lavaggi frequenti ai denti, altri invece sono sani parodontalmente pur avendo depositi di tartaro e placca batterica.
Questo è dovuto alla suscettibilità alla malattia parodontale, che può essere in forma più o meno marcata, influendo sull’evolversi della patologia.
I sintomi stessi della malattia sono molto comuni, come:
- Gengive arrossate e gonfie;
- Gengive che sanguinano (sangue sul cuscino);
- Alitosi;
- Dolore alle gengive;
- Mobilità dentale;
- Sensibilità più o meno accentuata al caldo e freddo
- Gengive che si ritirano, denti che sembrano più lunghi;
- Denti che cambiano posizione, creando spazi tra di loro che non c’erano
- Eritema lineare;
- Diminuzione dell’osso che supporta i denti.
Con la presenza di uno di questi sintomi, le probabilità che tu abbia la parodontite aumentano fino al 90%.
Gengive che si ritirano
La gengivite può portare, come conseguenza dell’attacco batterico, a retrazioni gengivali. Come in una ritirata strategica, un biotipo gengivale sottile, si ritira all’avanzare dei batteri, mentre una gengiva spessa avrà come reazione il formarsi di una tasca parodontale. Pensare che si tratti di un processo fisiologico, “abituandocisi”, può essere un errore che porterà conseguenze per la tua salute.
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